“Strapotere ai festiani grazie all’accordo al ribasso del Patto Civico. Ora Nargi ha i numeri, ma per governare serve coesione”

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Se l’attuale quadro politico che governa la città di Avellino è confuso e fortemente sbilanciato in favore delle due liste che fanno riferimento all’ex sindaco Gianluca Festa, lo si deve al famoso accordo ‘verbale’ tra Laura Nargi e Rino Genovese al ballottaggio del giugno scorso: ne è convinto Antonio Gengaro, che nel suo intervento alla conferenza stampa di ieri mattina presso la federazione provinciale del Pd di via Tagliamento, ha snocciolato i punti chiave di questo turbolento momento di vita politico-amministrativa del capoluogo.

L’ACCORDO CON IL PATTO CIVICO

“Sarebbe facile – ha detto Gengaro – introdurre il mio intervento con quella celebre canzone di Venditti ‘certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano’: io sono tra quelli che non ha mai pensato che la sindaca in carica potesse rompere il rapporto di solidarietà e complicità con l’ex sindaco Festa. Ho anche un po’ un giudizio leggermente diverso da quello di Luca Cipriano sulla questione del Patto Civico. E’ una componente che ha al suo interno molti pezzi del centrodestra avellinese. Nostri avversari politici. Con Gianfranco Rotondi, con Livio Petitto, in particolar modo nei quartieri, con il presidente Angelo Antonio D’Agostino, sono stati determinanti per far vincere le elezioni al ballottaggio alla Nargi. E non dimentichiamo che il Patto Civico, Rino Genovese in particolare, ha condotto al primo turno una campagna elettorale molto più aggressiva rispetto a me nei confronti di Festa, anche dal punto di vista verbale. Hanno fatto un accordo al ribasso, perché un accordo dignitoso sarebbe stato fare l’apparentamento ufficiale, e questo poi non avrebbe determinato quello che vediamo oggi: Festa può ‘ricattare’ tra virgolette la sindaca perché si è preso tutto il premio di maggioranza; se avesse fatto l’apparentamento ufficiale con il Patto Civico il premio di maggioranza si sarebbe spalmato tra più liste e oggi non avrebbe la maggioranza assoluta in consiglio comunale”.

I NUMERI IN CONSIGLIO COMUNALE LI HANNO, MA E’ DA VEDERE SE RIUSCIRANNO A GOVERNARE

“Le opposizioni, tra noi che siamo 8, più il Patto Civico 4, siamo in tutto 12: quindi i restanti 21 voti, se ci fosse compattezza, potrebbero governare tranquillamente, ma questo lo vedremo. Al di là del caso degli assessori tecnici, finora Nargi non ha avuto una maggioranza coesa, vedremo nei prossimi mesi cosa accadrà. Finora sono state prodotte pochissime delibere di giunta, quasi tutte concentrate sugli incarichi legali. E’ uno spreco e una vergogna che sia stato abolito l’Ufficio legale del Comune di Avellino e che affidino decine di incarichi legali a destra e a sinistra per migliaia di euro, così come ha fatto scientemente l’amministrazione precedente”.

NARGI E FESTA LEGATI DA UN DESTINO COMUNE

“Penso che Nargi e Festa siano destinati a stare assieme. E non dimentico che sia per Festa che per Nargi rimango intatte le indagini in corso. C’è un’inchiesta della magistratura (l’inchiesta Dolce Vita, ndr.) ancora aperta, e lo dico sempre all’interno del principio di non colpevolezza. L’inchiesta non è finita. In queste settimane soprattutto i legali di Festa si sono venduti come una vittoria un provvedimento che ha riguardato soprattutto la questione della carcerazione preventiva: su questo punto anche io penso che Festa non meritasse tutta quella carcerazione preventiva. Ma l’impianto accusatorio, checché ne dicano, è rimasto pressocché immutato e la Cassazione non ha toccato quello la questione delle intercettazioni, che era la questione che più interessava gli imputati. Quindi questa vicenda che riguarda Festa e la nostra sindaca è ancora tutta aperta. Io mi auguro che vengano archiviate le posizioni, e se poi si dovessero fare i processi, aspetteremo i processi”.

CONCORSI TRUCCATI: VICENDA DA CONDANNARE POLITICAMENTE

“Certamente quello che ha fatto Festa nella sua Amministrazione, a prescindere da quello che avverrà, cioè aver fatto le raccomandazioni per i concorsi, l’aver fatto costruire società ad hoc agli amici per gestire la vicenda del Ferragosto… Noi apparteniamo alla categoria degli amministratori che non si sono mai fatti né il Natale né la Pasqua utilizzando i proventi degli appalti delle opere del Comune di Avellino… Le cose che ha fatto Festa, e che ha fatto la Nargi insieme a lui da vicesindaco, sono da condannare politicamente. Poi la vicenda giudiziaria è tutt’altra cosa. Noi pensiamo che l’amministrazione debba essere tutt’altro: buone pratiche, trasparenza… e non ritorno sulle centinaia di delibere che non sono state mai pubblicate. Queste sono le questioni vere, serie, sulle quali noi ci siamo opposti a Festa e ci siamo opposti sul piano politico”.

NOI SIAMO IL CENTROSINISTRA, SIAMO AVVERSARI DI ROTONDI, PETITTO E D’AGOSTINO

“Noi siamo forze politiche di centrosinistra. E’ questa la nostra linea. E’ questa la nostra cultura. E la manterremo anche rispetto alle altre opposizioni, se ci saranno. Sicuramente tra noi opposizioni dovremo avere un dialogo, ma non dimentichiamo che noi siamo il centrosinistra e loro si sono presentati come Patto Civico ma dietro di loro c’è il deputato della città che è stato eletto con il centrodestra (Gianfranco Rotondi, ndr.), ci sono il presidente D’Agostino e Petitto che stanno con Forza Italia. Petitto tra l’altro è transitato pure per Fratelli d’Italia e non so per quante altre forze politiche ancora (a dire la verità anche il Pd, ndr.), quindi sono i nostri avversari politici. Quindi siamo sempre all’interno di una questione politica, mai personale. Potremo fare delle cose insieme, dei passaggi insieme nell’interesse della città, come abbiamo fatto sulla mozione per il Centro Autismo, dove tutti insieme siamo riusciti a dare un indirizzo all’Amministrazione. Su questa linea possiamo andare avanti”.



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