sul tetto ci sarà una terrazza panoramica – Corriere dell’Irpinia

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Entro l’anno si completeranno i lavori all’Antica Dogana di Avellino: questa mattina i cancelli del cantiere si sono aperti per la sindaca Laura Nargi, che insieme al direttore artistico del progetto di restauro Giovanni Multari e al presidente dell’ordine degli architetti di Avellino Erminio Petecca, ha effettuato un sopralluogo. Multari ha spiegato che i lavori procedono spediti e che è finita la fase del consolidamento: ora si passa a realizzare le strutture interne. Sul tetto sarà realizzata una terrazza panoramica “e la dedicheremo a Fanzago”.

LA SINDACA NARGI: LA CITTA’ AVEVA PERSO LE SPERANZE, RESTITUIAMO AD AVELLINO IL PUNTO PIU’ LUMINOSO E IDENTITARIO

Parole di soddisfazione dalla sindaca: “Tra qualche mese ci sarà la consegna dei lavori. Il cronoprogramma è rispettato. La città aveva perso le speranze, invece con l’amministrazione Festa di cui ero vicesindaco, abbiamo iniziato un percorso straordinario, partito con l’individuazione dei progettisti, lo studio Corvino e Multari, e insieme stiamo per restituire alla città uno dei suoi simboli principali, Dopo la Torre dell’Orologio la Dogana è il nostro punto più luminoso e identitario. Prima Piazza Amendola si chiamava Piazza Centrale perché era il centro culturale e sociale e commerciale della città. Era la Wall Street del grano, al centro dei commerci tra Napoli e la Puglia, ecco perché vogliamo ora ridare centralità a questa opera. Sono sicura che sarà un volano culturale per Avellino, che partirà dal centro storico ma avrà ricaduta sull’intera città”.

LA GESTIONE FUTURA DELLA NUOVA DOGANA

“Il cronoprogramma lo stiamo seguendo perfettamente. Alla fine del 2025 la città avrà la sua Dogana e nel mentre apriremo una discussione sulla futura gestione. Noi vogliamo una partecipazione degli ordini e della cittadinanza e quindi ci sarà un’Urbanistica partecipata e immagineremo insieme questo futuro. Ovviamente noi sappiamo che dovrà essere un Centro per i Giovani ma non vogliamo limitarci solo a questo”.

NARGI SUL VECCHIO SCONTRO TRA FESTA E PETECCA: “NO COMMENT”

Accanto alla sindaca il presidente dell’ordine degli architetti di Avellino Petecca, con il quale, durante la precedente amministrazione Festa, si era consumato un duro scontro, proprio sul progetto di recupero della Dogana, con strascichi anche giudiziari: l’ex sindaco Festa aveva replicato duramente sui social ai rilievi avanzati da Petecca sulla decisione di affidare il progetto all’archistar Fuksas, con offese per le quali è stato recentemente condannato a pagare un risarcimento. Lo scontro aveva anche interrotto il dialogo tra Comune di Avellino e Ordine degli architetti, e azzerato le attività dell’Urban Center. Quest’ultimo è stato rilanciato nei mesi scorsi dall’ex assessore tecnico della giunta Nargi, Marianna Illiano. Pace fatta, quindi?: “Il Comune – ha detto stamattina la sindaca Nargi – ha il dovere di dialogare con gli ordini professionali. Non c’è mai stato uno strappo, se c’è stato uno strappo tra singole persone, non mi appartengono, quindi non li commento”.

IL PRESIDENTE DELL’ORDINE DEGLI ARCHITETTI DI AVELLINO PETECCA: LA DOGANA E’ UN SIMBOLO

“Ringrazio il sindaco Nargi, l’amministrazione comunale e in particolar modo il consigliere comunale Fabio Liberale, iscritto al nostro Ordine e che è riuscito ad organizzare questa visita all’interno del cantiere dell’Antica Dogana di Avellino che per noi architetti è fondamentale. Eravamo curiosi, per capire lo stato di consistenza dei lavori ma soprattutto per capire la qualità dei materiali innovativi che si stanno utilizzando. La Dogana, più che un edificio, è un simbolo”.

Dogana, cantiere: sopralluogo del consigliere comunale l'architetto Fabio LiberaleIL CONSIGLIERE LIBERALE:  “SARA’ IL VOLANO DELLA RIGENERAZIONE URBANA E ARCHITETTONICA DEL CENTRO STORICO”

“La Dogana non è solo un monumento cittadino, ma un elemento importante dell’Urbanistica di questo territorio, perché sarà il volano della ripresa del centro storico e che ci consentirà di attuare una concreta rigenerazione urbana e architettonica”.

L’ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI E ALL’URBANISTICA ANTONIO GENOVESE: “DOPO LE VICISSITUDINI PASSATE, FINALMENTE UN’IMPRESA ALL’ALTEZZA”

“La Dogana di Avellino è forse il monumento più importante della nostra città, insieme alla Torre dell’Orologio. Rappresenta la storia di Avellino. E’ un progetto che stiamo portando avanti grazie all’impegno della passata amministrazione e di quella attuale. Un grazie all’impresa che sta eseguendo i lavori, alla luce anche delle vicissitudini che abbiamo scontato negli anni passati, con imprese che hanno abbandonato i lavori… mentre oggi abbiamo un’impresa all’altezza e speriamo di consegnare presto questo monumento ai cittadini. E contiamo di tornare presto ad inaugurare il completamento dei lavori, insieme agli architetti ma anche a tutti gli altri ordini professionali”.

L’ARCHITETTO MULTARI: “UNA TERRAZZA PANORAMICA DEDICATA A FANZAGO. SUL RECUPERO DELLE STATUE INTERLOCUZIONE CON L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE”

Il direttore artistico del progetto di restauro, l’architetto Multari, ha illustrato nel dettaglio i lavori che si stanno eseguendo per il recupero dell’Antica Dogana: l’edificio ha scontato prima un disastroso incendio e poi un riadattamento a sala cinematografica, “un riadattamento – ha detto Multari – encomiabile perché è stato un primo passo verso il recupero dell’edificio, ma eseguito con interventi in cemento armato molto aggressivi rispetto alla struttura originaria”. Il lavoro coordinato dallo studio Corvino e Multari è quindi consistito in un primo intervento di recupero e rinforzo delle mura antiche e, una volta messo in sicurezza il perimetro esterno e la facciata, in un secondo intervento di realizzazione di una struttura interna a suo modo autonoma, che non va ad appoggiarsi o a pesare su quel perimetro. All’interno ci sarà una grossa area centrale aperta (“lo chiamiamo il Teatro della Dogana”) che sarà suddiviso in varie aree, poi un piano superiore con i servizi, per poi arrivare ad un tetto che non sarà solo una copertura, ma una terrazza panoramica, dedicata a Fanzago. Sul recupero delle statue Multari ha detto che alcune sono in pessime condizioni, soprattutto quelle danneggiate dall’incendio: sono comunque tutte conservate tra il deposito del Comune affittato ad Atripalda e il museo civico: “Per il loro recupero ne stiamo ragionando con l’amministrazione comunale. Decideremo se rimettere nella Dogana gli originali o farne delle copie”.



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