Sulle orme di Orazio, la via Appia e il sistema viario romano

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Si intitola “Sulle orme di Orazio. La via Appia e il sistema viario romano nell’Appennino meridionale” il confronto a più voci in programma questa mattina, alle 9.30 per proseguire nel pomeriggio, alle 15.30, al Circolo della stampa. Introdurrà Gerardo Troncone del Gruppo Archeologico Irpino. Interverranno il direttore del Corriere dell’Irpinia Gianni Festa, Francesco Barra, docente all’Università di Salerno, Gerardo Basile, guida escursionistica, Emilia Bonaventura, tour organizer, Domenico Caiazza, Centro Studi sul Medioevo in Terra di Lavoro, Pellegrino Caruso, ricercatore e docente, Antonio Caputo, già generale della GdF, presidente nazionale, Pietro Caterini, dirigente scolastico ITG e Istituto Agrario di AvellinoASMEL, Ottaviano De Biase, storico,  Carlo De Vito, presidente emerito FS Sistemi Urbani, Nicola Di Iorio, saggista e presidente regionale Federazione medie e piccole imprese, Antonio Ferragamo, presidente Associazione I Camminatori d’Irpinia, Salvatore Forgione, ricercatore, Dario Gargiulo, Dirigente Ministero del Turismo, Dino Giovino, Viceconsole Touring Club Italiano, Ciriaco Iovine, presidente Associazione Hirpus, Raffaele Loffa, storico, Paolino Marotta, presidente emerito ANDIS, Pietro Mitrione, presidente Associazione InLocoMotivi, Armando Montefusco, storico, Pasquale Luca Nacca, presidente Associazione Insieme per Avellino e l’Irpinia, Felice Pastore, responsabile Vie dei Longobardi per il Sud Italia (progetto UNESCO), Pietro Petito, presidente Ass.ne La Madonnina, Costantino Severino, esperto di Scienze della Terra, Luigi Sorrentino, Coordinatore Regionale Gruppi Archeologici d’Italia, Edoardo Spagnuolo, storico, Vincenzo Tenore, direttore del Museo Etnografico di Aquilonia, Antonio Vella, sindaco di Monteverde, Angelo Verderosa, Console del Touring Club Italiano. Le conclusioni saranno affidate a Gianfranco Gazzetti, Direttore Nazionale dei Gruppi Archeologici d’Italia. Nel corso dell’evento sarà proiettato il filmato “Dalla via antiqua alla Via dei Due Principati” a cura di Armando Montefusco e Geppino Del Sorbo, saranno proiettate immagini e filmati di Felice De Dominicis – Giuseppe Palladino – Mario Spagnuolo – Guido Troncone. Giuseppe D’Amore presenterà testo e musica di un frammento su papiro del primo stasimo dell’Oreste di Euripide. L’Irpinia si conferma sempre più protagonista nel processo di valorizzazione della via Appia. Nelle scorse settimane è stato sottoscritto a Roma, presso le Terme di Diocleziano, il protocollo d’intesa tra il Ministero della Cultura, le Regioni Lazio, Campania, Basilicata, Puglia, le Città metropolitane di Roma Capitale e Bari, le Province di Avellino, Caserta, Benevento, Latina, Potenza, Matera, Taranto, Brindisi, Foggia, Barletta-Andria-Trani, la Riserva naturale statale di Torre Guaceto, la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e una serie di Comuni per il riconoscimento del sito “Via Appia. Regina Viarum” nella lista del Patrimonio Mondiale Unesco.  L’Irpinia è capofila per 6 Comuni che rientrano in due nodi dell’ Appia: uno  fa riferimento all’antica Aeclanum, che  ingloba i centri di Mirabella Eclano, Bonito e Venticano, l’altro volge verso il Nord della provincia con i Comuni di Casalbore, Montecalvo Irpino e Ariano Irpino. Il territorio è compreso nei 900 chilometri della strada consolare romana, costruita tra il 312 e il 308 a.C. per collegare Roma a Brindisi e che prende il nome dal suo ideatore, il censore Appio Claudio Cieco. Il progetto è finanziato dal PNRR per 22 milioni di euro. 

 



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