Avellino – Il Consiglio comunale, riunito in maniera virtuale, approva le misure a sostegno di bar e ristoranti, ma con l’assenza della minoranza per protesta ad eccezione di Carmine Montanile e Monica Spiezia. I commercianti non pagheranno la Tosap fino al 31 dicembre e avranno la possibilità di utilizzare anche spazi adiacenti. Tutto questo per garantire il rispetto delle misure di distanza. Il sindaco Festa, durante le sue conclusioni, sottolinea come si tratti solo delle prime misure per la città. «A breve presentiamo un pacchetto più ampio: azioni concrete con copertura finanziaria. È facile proporre la pace del mondo, ma poi bisogna dire come si fa e non attaccare strumentalmente, e questo lo dico ai perdenti», denuncia Festa.
Non è stata una riunione facile e non solo per i problemi tecnici che hanno condizionato l’inizio i lavori dell’Aula (leggi qua). Ettore Iacovacci (Pd) ha puntato il dito contro uno dei tecnici responsabili della diretta, accusandolo di spegnergli il microfono. Atteggiamento poi ripreso da Giovanni Cucciniello (Viva la Libertà) prendendo le difese della persona in questione.
Il pacchetto a sostegno dei commercianti è stato illustrato da Laura Nargi, firmataria della proposta insieme all’assessore Emma Buondonno. «La ratio della delibera è quella di garantire la sicurezza di commercianti e utenti», spiega il vicesindaco. Le attività non pagheranno la Tosap fino al 31 dicembre per i dehors di tipo 1 e 2. Il nuovo regolamento consentirà ai commercianti di poter utilizzare anche l’area delimitata dalle strisce blu, eventuali parchi e giardini adiacenti o il marciapiede di fronte, qualora non ci sia la possibilità di utilizzare in sicurezza lo spazio davanti all’attività. I dehors già presenti, di tipo fisso, potranno ampliare la loro superficie fino a un 30% senza pagare nulla, sempre per consentire la distanza tra i tavoli. «Abbiamo immaginato la pedonalizzazione del centro storico altrimenti le attività presenti non potrebbero aprire – spiega Nargi. Inoltre sarà più semplice concedere le concessioni e fare la domanda perché ci sarà un modello tipo da compilare». I commercianti dovranno semplicemente presentare una piantina del suolo da occupare, documentazione fotografica, nulla osta degli esercenti adiacenti e la dichiarazione del richiedente secondo un modulo fornito dal comune.
Quella di oggi viene definita dal sindaco Gianluca Festa come «una bella pagina di attività amministrativa e una bella giornata che non può essere rovinata da un atteggiamento che, seppur ricompreso all’interno delle dinamiche politiche, ritengo da parte dell’opposizione alquanto inopportuno». A inizio seduta, infatti, Ferdinando Picariello (M5s) ha chiesto la convocazione della capigruppo per discutere su un pacchetto di 27 proposte elaborato dall’opposizione, da inserire all’ordine del giorno. Pacchetto illustrato in mattinata durante una conferenza stampa. Prima di mettere la richiesta ai voti, il presidente Ugo Maggio ha sottolineato come, una riunione della capigruppo, avrebbe aggiunto ulteriori problemi tecnici a quelli già presenti, assicurando che il pacchetto sarebbe stato discusso in un successivo Consiglio. La maggioranza ha poi bocciato la richiesta di Picariello, mandandolo su tutte le furie. Prima di lasciare l’Aula, ha anche stoppato il collega di opposizione Francesco Iandolo intento ad illustrare due integrazioni alla proposta di Nargi e Buondonno. «Non mi è mai capitato di vedere che si rifiuti di discutere di proposte migliorative – tuona Picariello. Si è scambiata la democrazia per una prova di forza della maggioranza. Questa è una forma aberrante di interpretare la politica».
Non sono mancati attacchi dalla maggioranza all’indirizzo di chi ha lasciato l’Aula, accusati di aver prima condiviso quelle proposte nelle commissioni di competenza, per poi provare a ribaltare la loro posizione in Consiglio. A stigmatizzare il comportamento di Picariello sono intervenuti quasi tutti i consiglieri, come Diego Guerriero (Davvero) sottolineando come le 27 proposte della minoranza non abbiano nulla in comune con le misure a sostegno del commercio di Nargi e Buondonno: «Leggo i titoli e si parla di mobilità, lavori pubblici, verde pubblico, tributi, sanità, bonus cultura e solo alla fine si parla di commercio – spiega. Insomma si parla un po’ di tutto, sembra quasi un programma elettorale. Le elezioni sono finite e la città ci chiede di dare risposte immediate, con questa delibera lo facciamo». Alessandra Iannuzzi (Viva la libertà), presidente della commissione “Commercio”, ricorda come la proposta di Nargi e Buondonno sia stata «condivisa in ogni passaggio con le commissioni congiunte». Sulla stessa scia anche Gianluca Gaeta (Ora Avellino): «Speravo che oggi si potesse giungere a un voto unanime favorevole alla delibera per aiutare un settore in ginocchio, poi mi trovo davanti a emendamenti e ordini del giorno aggiuntivi. Quindi le discussioni fatte in commissione non sono servite. Ed è un peccato perché Nargi e Buondonno avevano aperto una discussione per ascoltare tutti». L’esponente di maggioranza denuncia il tentativo di parte dell’opposizione di «venire in Consiglio e cercare di stravolgere o prendere la paternità di qualcosa».
A votare a favore della proposta per il commercio ci pensano anche Carmine Montanile e Monica Spiezia sottolineando che, pur essendo all’opposizione, il loro ruolo di consiglieri impone il dovere di aiutare la cittadinanza. «Questa è una boccata d’ossigeno per i commercianti, ma va fatto di più», dichiara Spiezia spiegando anche la sua assenza alla conferenza stampa dell’opposizione: «Non ho partecipato per impegni personali, inoltre non ho potuto approfondire i punti della minoranza. Alcuni non li riuscivo a condividere. Per una questione di tempistica non ho potuto collaborare con loro, né poter apportare delle modifiche».
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