Tarantino: “Il mercato non può più attendere. Se il Tar rinvia sarà un disastro” – IL CIRIACO

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Avellino – Il mercato bisettimanale attende ancora una risposta sul suo futuro che potrebbe arrivare il 14 ottobre, ma sullo sfondo resta il rischio di un nuovo rinvio. Il Tar ha fissato per la prossima settimana l’udienza sulla querelle, ma le tanto attese analisi sul sottosuolo di Campo Genova non arriveranno, a causa di problemi tecnici dell’Arpac, rischiando di costringere il Tar a rinviare l’udienza. Dall’altro lato gli ambulanti hanno già preso le contromisure per provare a scongiurare il rinvio, così come spiega Antonello Tarantino, direttore di Confesercenti – Associazione Imprenditori Irpini, che ricostruisce quanto accaduto.

«Il Noe ha comunicato per iscritto al Tar che entro il 14 ottobre non riuscirà a completare le analisi perché l’Arpac ha un problema con i macchinari. Il Comune ha ultimato le sue analisi, ma ora mancano quelle in contraddittorio. A quanto comunicato anche dall’Arpac, non dovrebbero arrivare prima del 30 novembre».

La sua associazione è pronta, però, a scongiurare il rinvio e si sarebbe già mossa in questa direzione: «Il nostro legale – spiega Tarantino – ha già presentato dei motivi aggiuntivi per chiarire la nostra posizione. Ricordiamo che il ricorso iniziale al Tar non nasce per una questione ambientale legata a Campo Genova, ma per impugnare l’ordinanza legata al trasferimento in sè del mercato bisettimanale. La questione ambientale è subentrata dopo. Da un punto di vista dibattimentale, quindi, il ricorso può essere discusso visto che noi, a suo tempo, abbiamo impugnato un’ordinanza di trasferimento senza che vi fosse un’area alternativa disponibile». La posizione di Associazione Imprenditori Irpini è dunque stata chiarita: l’udienza può entrare nel merito il prossimo 14 ottobre. «Il nostro legale farà di tutto affinché non venga rinviata, altrimenti rischiamo seriamente che trascorra questo anno senza che il mercato venga riaperto – spiega Tarantino. Se dovesse accadere rappresenterebbe la morte economica per molti operatori, mentre per il mercato sarebbe un vero e proprio disastro».

In ballo non c’è solo l’udienza al Tar, ma l’associazione diretta da Tarantino ha inoltrato una nuova richiesta di incontro al Prefetto «alla luce di questi nuovi problemi emersi. La richiesta è partita il primo ottobre, appena abbiamo saputo del problema dell’Arpac». La volontà è quella di confrontarsi con il Prefetto, ma questa volta non sono in programma manifestazioni o proteste in piazza. La situazione, però, resta complessa, perché già qualche settimana fa le associazioni di categoria si erano riunite a Palazzo di Governo per chiedere al Prefetto di intercedere presso il sindaco di Avellino affinchè individuasse una sede alternativa a Campo Genova, in attesa che la vicenda si sbloccasse al Tar. Dall’altro lato, però, il sindaco Festa ha più volte ribadito come non esista in città un’area pronta ad ospitare il mercato, al di fuori di Campo Genoa.

La partita, dunque, è rinviata al 14 ottobre nella speranza, per gli ambulanti, che non arrivi un rinvio dell’udienza: «La nostra linea è abbastanza definita. Il Tar può entrare nel merito e discutere dell’ordinanza contingibile e urgente con cui il Comune ha predisposto lo spostamento del mercato – spiega Tarantino. D’altronde questo è il punto da cui partì il nostro ricorso. Campo Genova viene dopo». Nel caso in cui il Tar dovesse decidere di entrare nel merito del ricorso e, eventualmente, annullare quel trasferimento, il mercato potrebbe ritornare a Piazzale Degli Irpini, ma qui sorge un altro problema perchè nei mesi scorsi l’Asl ha dichiarato l’area non idonea ad ospitare un mercato. La vicenda, quindi, rischia di creare un cortocircuito che, secondo Tarantino, può essere superato: «Abbiamo già sottolineato come potrebbero ritornare a lavorare i non alimentaristi perché non hanno bisogno di prescrizioni stringenti. Inoltre si potrebbero chiedere nuove verifiche all’Asl. Questa potrebbe essere una soluzione temporanea in attesa che si chiarisca il quadro su Campo Genova».

Gli operatori vogliono ritornare a lavorare e questo è l’obiettivo primario di Associazione Imprenditori Irpini che allontana un “no” a priori all’ipotesi Campo Genova. «In questa fase bisogna limitare danni – spiega Tarantino. Se il sindaco dovesse mettere a posto l’area e se dovesse risultare che non è inquinata, allora a quel punto si potrebbe solo discutere se piaccia o meno quella soluzione, ma noi come associazione non possiamo più entrare nel merito. Ora la priorità è farli lavorare. Se fino a dicembre non cambia nulla sarà poi l’amministrazione a dare conto alla città».



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