A Taranto intravedono la luce in fondo al tunnel, almeno dal punto di vista societario. A Torre del Greco, invece, le nuvole sono nerissime e il rischio di forfait a campionato in corso, elevatissimo.
Saranno due settimane importantissime per Taranto e Turris. I pugliesi aspettano il closing del cambio di proprietà, con il passaggio delle quote da Giove alla Apex, il cui rappresentante è Mark Campbell. L’imprenditore inglese sta lavorando sulla sostituzione della fidejussione bancaria e sugli ultimi documenti da inviare alla Lega calcio.
Le ultime sulla situazione del Taranto
Intanto Campbell ha già nominato Marcel Vulpis, ex vice presidente della Lega Pro, Chief Growth Officer (CGO) del Taranto: sarà lui, a partire dal 1° gennaio 2025, a coordinare le aree extra sportive per lo sviluppo del brand. In arrivo anche le nomine di direttore generale e direttore sportivo. Entro il 13 dicembre si dovrà arrivare alla firma definitiva del closing, tre giorni prima della scadenza del 16 dicembre, per il pagamento di stipendi e contributi di settembre e ottobre.
Avendo pagato in ritardo gli emolumenti pregressi, il Taranto, in caso di mancato versamento a dicembre, di stipendi e contributi, non rischia l’esclusione dal campionato, ma soltanto un’altra pesante penalizzazione in classifica.
Le ultime sulla situazione della Turris
Chi rischia l’esclusione, invece, è la Turris. Secondo quanto emerge dagli ambienti corallini, il futuro è appeso a un filo. L’ultima assemblea dei soci si è conclusa con un nulla di fatto. La società non ha ancora nominato il nuovo amministratore dopo le dimissioni irrevocabili presentate da Antonio Piedepalumbo, lo scorso 4 di novembre.
Secondo quanto si legge su TuttoTurris, “il rinvio rappresenta un ulteriore passo verso il baratro. La mancata nomina di un amministratore integra una delle cause di scioglimento della società previste dal codice civile, aprendo la strada a un possibile procedimento di liquidazione”.
Senza un’amministrazione attiva, infatti, la Turris non potrebbe rispettare le operazioni ordinarie e soddisfare le scadenze finanziarie, come quella del 16 dicembre. In questo caso, per i corallini scatterebbe l’esclusione dal campionato con una conseguente rivoluzione in classifica.
Cosa succede in caso di esclusione di uno o più club?
Infatti, qualora una società si ritirasse dal campionato o venisse esclusa per qualsiasi ragione durante il girone di andata, tutte le gare in precedenza disputate non avrebbero valore per la classifica, che verrebbe formata senza tenere conto dei risultati delle gare della società rinunciataria od esclusa.
L’Avellino si vedrebbe togliere il punto conquistato al Liguori nella prima uscita della gestione Biancolino, ma il Benevento ne perderebbe addirittura tre, avendo battuto la Turris a domicilio.
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