Una nuova applicazione cinese mette a repentaglio la cyber sicurezza di moltissimi utenti: ecco cosa sta accadendo.
C’è una nuova app che in Cina sta spopolando e che, grazie agli effetti di internet e della globalizzazione, è già arrivata anche nel nostro Paese. Il nome che i cinesi hanno dato all’App è “Temu” e con i social network è diventato subito virale. In particolare, è il celebre Tik Tok che ha dato una marcia in più.
Ma non è sempre tutto ora ciò che luccica. E’ stato notato infatti che l’applicazione sui telefoni potrebbe far arrivare un potenziale spyware che fa traballare la sicurezza informatica. A far emergere la contraddizione sono gli Stati Uniti d’America, un Paese che già negli anni scorsi ha subito varie criticità sul piano della cyber sicurezza.
Ora a stilare un documento in cui si enunciano le criticità è Grizzly Research che ha puntato i riflettori sull’app Temu, chiamandolo così uno spyware capace di nascondersi con grande abilità. Tecnicamente parlando, la minaccia sarebbe collegata proprio a un’azienda fraudolente denominata Pdd.
Una situazione che potrebbe essere più difficile da gestire di quanto sembra, perché come è noto dentro alle informazioni dei nostri telefoni ci sono dati molti riservati molto spesso legati ai rapporti personali, ma anche dati economici, familiari o relativi allo stato di salute. Tutti noi, infatti, depositiamo sul telefono informazioni relative a visite mediche oppure moltissime password dell’applicazione della banca per effettuare pagamenti o quant’altro.
Le criticità rilevate da Grizzly Research si fonda su alcuni elementi che hanno fatto suonare l’allarme per quanto riguarda l’applicazione Temu. La società americana ha svolto un’indagine piuttosto dettagliata che fa emergere preoccupazioni e timori.
L’applicazione infatti pare che abbia alcune caratteristiche informatiche che riescono a rubare i dati personali senza che i clienti se ne possano accorgere. Inoltre, a quanto pare, sono gli stessi creatori dell’app ad aver costruito sistemi di evasione del controllo in modo tale da rendere più difficile scovare il pericolo. Un aspetto piuttosto strano e anomalo sta nel fatto che la stessa applicazione così diffusa negli altri stati, in realtà, non è disponibile proprio nello stato dove è stata creata: la Cina. Un dato che ha fatto sollevare qualche interrogativo da parte di Grizzly Research.
Inoltre, sempre quest’ultima azienda si è accorta che tra gli sviluppatori dell’applicazione Temu ci sono alcune persone che in passato hanno fatto parte di Pinduduo, un’applicazione che in passato è stato bloccata sui Play Store perché minava la sicurezza dei telefoni.