Un sondaggio dell’istituto demoscopico Lab21.01 (per Affaritaliani.it) rivela che il 67,7% degli italiani vuole che venga cancellato il vincolo del doppio mandato per i presidenti di regione. Mentre Luca Zaia chiama i cittadini, il suo popolo, a decidere. Sono già 10mila le firme che ha raccolto. “Il limite dei mandati è un retaggio storico – sostiene Alberto Stefani, segretario della Liga Veneta, braccio destro del segretario nazionale Matteo Salvini – valorizzare la democrazia significa superare queste imposizioni e liberare i cittadini dai vincoli imposti dalla legge al loro libero esercizio del voto. Questo sondaggio ne è la conferma”.
Zaia vuole ricandidarsi, la Lega non può perdere il Veneto, dove il Carroccio può contare su 159 sindaci, 1178 amministratori, e 320 sezioni di partito. “Un patrimonio di persone che dal punto di vista quantitativo e non solo qualitativo, fa la differenza”, sottolinea Stefani. Insomma, Fratelli d’Italia deve farsene una ragione.
Lo ripete Alberto Villanova, capogruppo della Liga Veneta in Consiglio regionale Veneto: “A Roma non potranno pensare di decidere tra di loro nei palazzi, il Popolo vuole poter votare liberamente, senza vincoli ed ostruzioni”. La mobilitazione è partita e continuerà nei prossimi giorni. “E’ una guerra giusta – dice Villanova – che porteremo avanti, a qualsiasi costo”.
In Campania, Vincenzo De Luca è certo che la Corte costituzionale gli darà ragione sul terzo mandato. La sentenza è attesa per metà di aprile. Secondo la legge regionale approvata dall’assise i conteggio dei due mandati consecutivi scatta da quando le regioni recepiscono la norma del 2004. Ma De Luca potrebbe comunque non essere ricandidato. E allora dovrebbe mediare col Pd e magari accettare una ricandidatura a sindaco di Salerno.