Un programma di test rapidi di supporto all’Asl per “individuare e isolare gli asintomatici”, riaprire le scuole elementari e medie, previa una valutazione che avverrà nelle prossime ore, e un piano di aiuti socio economici per le persone più in difficoltà. Gianluca Festa annuncia la Fase 2 del Comune di Avellino. Il sindaco parla di “operazione verità” rispetto a quanto non ha funzionato evidentemente nei mesi scorsi e attacca la Regione.
“Ormai siamo già entrati nella fase critica della seconda emergenza Covid. Tutti sapevamo che ad ottobre il virus sarebbe tornato con prepotenza e che bisognava farsi trovare preparati, ma così non è stato perché qualcuno non è stato in grado di organizzarsi. Avellino però merita di sapere cosa non è stato fatto, cosa andava fatto e cosa faremo- dice- abbiamo un Governatore che, nel giro di 24 ore passa dall’annuncio di un lockdown a chiedere al Governo di posticipare la chiusura di bar e ristoranti dalle 18 alle 23. Un atteggiamento inspiegabile, De Luca dica qual è la verità e cioè se la Campania è nelle condizioni di dover chiudere tutto oppure di poter avere attività aperte per più tempo rispetto al resto di Italia. È terminato il tempo degli atteggiamenti alla John Wayne, non servono sceriffi: l’obiettivo è battere il Covid, non lo share, e questo si raggiunge adottando scelte serie ed efficaci”. Festa, pur chiarendo che non ha partecipato alla manifestazione di oggi pomeriggio per evitare “accuse di strumentalizzazione”, si dice solidale con i commercianti avellinesi: “non si può annunciare un lockdown senza aver prima garantito aiuti concreti. Chiudere le attività per la seconda volta, equivale alla morte del commercio. Ricevo disperate richieste di aiuto da parte di persone terrorizzate, commercianti in lacrime di fronte ad annunci fuori luogo e fuori contesto. Sono stato il primo in Campania a dire no al lockdown, e lo rivendico. Condanniamo le scene di violenza viste a Napoli, ma quando c’è la protesta civile di persone che sono vicine al baratro, non si può non solidarizzare con loro”.
Ma è sulle scuole che lo scontro tra sindaco e Governatore è destinato a riaccendersi. Se De Luca ha confermato la didattica a distanza al 100% con l’unica eccezione di asili nido e scuole materne. “E’ inimmaginabile avere bambini ancora chiusi in casa. Almeno elementari e medie devono tornare alle lezioni in presenza. Se rimarrà competenza di sindaci verificare la possibilità di aprire le scuole, io ci proverò per elementari e medie. Ho avuto dirigenti scolastici, personale Ata, docenti, genitori, bambini che diligentemente hanno permesso che l’anno scolastico iniziasse nel modo più sicuro possibile. Non meritiamo di essere trattati alla stregua di chi si comporta diversamente. Con il virus bisogna convivere, fino a quando non arriverà il vaccino e chi non lo dice con chiarezza fa solo terrorismo mediatico. Abbiamo bisogno di stanare il Covid prima che diventi pericoloso, lo sconfiggiamo se lo anticipiamo ma non si può dire che le scuole sono luoghi di contagio. De Luca avrebbe dovuto pensare invece ad incrementare i trasporti, cosa che non ha fatto”.
Non solo. Festa si dice pronto ad un nuovo screening di massa: “Nelle prossime ore incontrerò l’Asl perché siamo pronti a varare un intervento di prevenzione di supporto all’azienda sanitaria. A Campo Genova, dove da venerdì sarà possibile anche fare i tamponi, organizzeremo un servizio di prevenzione con test rapidi in collaborazione con l’Ordine dei medici. All’occorrenza un medico di base può richiedere test rapido e, se positivo, rivolgersi all’Asl per conferma. Solo così si trovano gli asintomatici e si mettono in quarantena. Il virus va stanato prima che diventi un pericolo serio per chi è positivo e soprattutto per interrompere la catena dei contagi. Ecco perché bisognerebbe garantire ai positivi alloggi alternativi a quelli condivisi con i propri familiari, in modo da trascorrere la quarantena senza infettare nessuno”. Infine l’annuncio di un piano di aiuti economici “avremo un peggioramento della condizione economica e gli aiuti del Governo verranno meno. Ecco perché vareremo misure di sostengo alle persone più in difficoltà”.