The Willchair: un futuro oltre i limiti della sclerosi multipla

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Pensi subito alla carrozzina e ti crolla il mondo addosso. Sono queste le sensazioni provate da chi riceve una diagnosi di sclerosi multipla, anche se oggi – grazie ai progressi della ricerca – almeno il 75% dei pazienti non avrà bisogno di una sedia a rotelle.

Da qui è nato il progetto del designer Derek Castiglioni, che dopo essersi confrontato con un gruppo di persone con sclerosi multipla, ascoltandone paure e speranze, ha avuto l’intuizione di realizzare The Willchair, la sedia che aiuta a re-immaginare il futuro, oltre la malattia.

Il processo creativo è iniziato dalla decostruzione di più sedie a rotelle, per poi recuperarne i pezzi e costruire una nuova sedia, di design. In particolare le ruote, che sono l’elemento più rappresentativo di una sedia a rotelle, sono state divise in più sezioni e usate per formare dei braccioli aperti e accoglienti, protesi verso l’esterno, come ad abbracciare le numerose opportunità terapeutiche che oggi sono in grado di migliorare radicalmente i risultati clinici.

The Willchair è stata lanciata in anteprima al Concertone del Primo Maggio e ha “ospitato” numerosi artisti: Bugo, Coez, Coma_Cose, Valerio Lundini, Enrico Ruggeri, Rkomi (nella foto) e tanti altri, nella piena convinzione che questa sedia possa rappresentare un messaggio positivo per i pazienti, soprattutto per i più giovani e neo-diagnosticati, di un futuro in cui realizzare i propri sogni e progetti di vita.

Guarda il video in cui si vede come una sedia a rotelle è stata trasformata in un oggetto di design












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