tra tante indecifrabili variabili politiche e giuridiche, candidati alla Regione a prescindere – Corriere dell’Irpinia

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Sul tavolo della coalizione di centrodestra ci sono tre nomi di possibili candidati alla presidenza della Regione, ognuno rappresentante di un partito: il sottosegretario agli Esteri, Edmondo Cirielli per Fratelli d’Italia, l’europarlamentare e coordinatore regionale di Forza Italia, Fulvio Martusciello, e il coordinatore regionale della Lega, il deputato Giampiero Zinzi. Ma non è detto che il candidato alla presidenza della Regione sarà uno dei tre.

Per mettere tutti d’accordo la scelta potrebbe cadere su di un civico. Ad esempio su Giosy Romano, coordinatore della Zes unica Sud, candidato comunque vicino a Fratelli d’Italia. O anche potrebbe accettare l’investitura a candidato alla presidenza, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Un candidato in quota Lega, ma Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti dovrebbe cedere il Veneto a Fratelli d’Italia, accontentandosi del Viminale, dove sostituirebbe Piantedosi.

Più o meno a seconda di chi saranno nel centrodestra e nel centrosinistra i candidati alla presidenza, si formeranno le liste dei partiti sui territori.

Il confronto sui papabili regionali è iniziato in Fratelli d’Italia. Pare scontata, secondo alcuni, la candidatura alla Regione di Franco Mazzariello, consigliere comunale di Atripalda, consigliere provinciale, componente della direzione regionale del partito. Ines Fruncillo, presidente di Fratelli d’Italia irpini, già candidata alle ultime Europee, potrebbe non essere della partita, in attesa magari delle Politiche del 2027. Ma è tutto da vedere. Sotto il simbolo della fiamma si dice che si prepari Carmine Ruggiero, storico protagonista del centrodestra della Valle dell’Ufita.

Anche nella Lega ci sono grandi manovre.
Tra i possibili candidati c’è Sabino Morano, ex segretario del Carroccio irpino, che poi ha lasciato, per tornarvi da poco, più o meno da quando il senatore Gianluca Cantalamessa è stato indicato commissario del partito in seguito alle dimissioni di Salvatore Vecchia, sindaco di Cassano, da segretario provinciale irpino.

In lista con la benedizione di Salvini potrebbero figurare Maria Elena Iaverone, coordinatrice cittadina della Lega, e Orsola De Stefano, consigliera comunale a Solofra. Dal Tricolle, sul Carroccio salterebbe Pasqualino Santoro, ex consigliere comunale di Ariano.

Affollate le file di Forza Italia. In pole c’è il consigliere regionale uscente Livio Petitto, uno dei pezzi da novanta del partito guidato dal coordinatore provinciale e dirigente nazionale di Fi, Angelo D’Agostino. I bene informati, sono sicuri che potrebbero provare Cinzia Capone, moglie del sindaco di Mirabella, Giancarlo Ruggiero, e Giuliana Franciosa, sponsorizzata da Martusciello.

Aspirazioni più o meno legittime, rivelate per ora a mezza bocca, anche perché lo scenario politico è mutevolissimo. La sentenza della Consulta sulla legge sul terzo mandato, il 9 aprile, potrebbe cambiare tutto. Così come una eventuale modifica – come chiede a gran voce l’Anci – della norma regionale – approvata così come la Salva De Luca, anche essa nella seduta del 5 novembre del consiglio regionale – che vieta a tutti i sindaci, e non solo a quelli dei comuni con più di 5mila abitanti, di candidarsi senza essersi dimessi tre mesi prima.

Le elezioni in autunno o nel prossimo anno sono politicamente lontanissime.



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