Un archistar per la Dogana, i dubbi dell’Ordine degli Architetti sulla procedura del Comune – IL CIRIACO

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L’ordine degli Architetti, presieduto da Erminio Petecca, commenta la decisione del Comune di Avellino di individuare un archistar per il restyling della Dogana (leggi qui).

Non si capisce se si sta cercando ancora il super-consulente, come doveva essere il prof. Francesco Venezia o un professionista a cui affidare l’incarico completo di progettazione. Nel primo caso sembra un’ipotesi svanita a causa del lungo periodo trascorso senza concludere nulla e dei tempi ormai troppo stretti per non rischiare di perdere i finanziamenti europei. Nel secondo caso, invece, non si capisce bene la procedura che si intende seguire, in quanto si continua a sostenere l’ipotesi di un affidamento diretto ad un professionista, ma non si capisce come, con quale procedura consentita? È legale affidare un incarico sopra soglia con l’affidamento diretto? Sarebbe meglio espletare un concorso di progettazione articolato in due gradi?  Il primo con il concorso d’idee e il secondo con l’affidamento dell’incarico di progettazione. Il DL Semplificazioni – si legge in una nota dell’Ordine avellinese- ha stabilito i limiti per l’affidamento diretto degli incarichi e nel nostro caso saremmo abbondantemente sopra soglia, se consideriamo l’importo dei lavori finanziato per il restauro della Dogana (3,5 milioni di euro) e il DM 2016 obbligatorio per il calcolo dei corrispettivi tecnici da applicare. Per cui pensare di parlare di affidamento d’incarico di consulenza ci può anche stare, mentre è inimmaginabile poter pensare di affidare l’incarico di progettazione direttamente, senza una procedura di selezione tramite  gara di evidenza pubblica. A questo punto non c’è più tempo da perdere ed è il caso che l’Amministrazione del sindaco Festa chiarisca, con responsabile confronto, come intende proseguire, diversamente  rischia di continuare su una strada che non porterebbe da nessuna parte, con la certezza di arrecare un danno incalcolabile alla comunità avellinese”.

 



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