“Un insolito inverno”: De Simone racconta la politica delle conquiste nel suo ultimo libro

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E’ “Un insolito inverno”, quello raccontato dall’ex deputata irpina Alberta De Simone, ovvero “pensieri in viaggio nel tempo…della pandemia”. E’ la sua ultima fatica letteraria, fresca di stampa, presentata ieri sera alla Biblioteca provinciale di Avellino con Anna Catapano e Ivana Picariello. Non ha voluto il grande pubblico, anche se la sala era gremita, ma ha preferito una “prima” senza troppi riflettori, per poter stare con le sue amiche e i suoi amici, con i quali ha condotto tante battaglie. Il suo libro è un viaggio nel tempo, quello della Alberta bambina che diventa donna e conosce fin da giovane, sulla sua pelle, i drammi della vita. E’ la storia di una vita personale che si intreccia con quella politica e pubblica. E’ il racconto di un impegno, nella propria sfera personale, familiare e sociale. Il viaggio di questo libro si compie su più livelli: i due anni della pandemia, il bollettino dei morti, le immagini di Codogno, la paura dell’ignoto, l’isolamento forzato, sono il luogo e il tempo in cui Alberta De Simone consegna a se stessa e agli altri tutto quello che aveva da dire: il rapporto con la famiglia, le malattie, la fede,  l’aldilà. Ma è anche un documento delle battaglie compiute dalla sinistra: dalla nascita del primo consultorio ad Atripalda alle sfide per i diritti delle donne, le mobilitazioni su divorzio e aborto, il grande sforzo per la modifica della legge sulla violenza sessuale, poi riconosciuta quale reato alla persona. E’ la storia della politica che, se è tale, ovvero al servizio degli altri, è impegno, passione, dedizione, sacrificio. E lavoro concreto, con l’obiettivo del risultato da raggiungere. I messaggi che lancia, attraverso le sue ricostruzioni a più livelli, sono tanti, e il lettore, come pure lei stessa dice, saprà cogliere quelli che più rispondono alla propria sensibilità. Il suo libro ricostruisce la storia del dopo-terremoto in Irpinia attraverso la battaglia per il recupero degli ulteriori fondi per completare la ricostruzione, e ancora, con l’appello all’allora presidente della Camera, Irene Pivetti, per la ricostruzione delle chiese. Con De Simone si è condotta la battaglia per scongiurare lo scippo dell’ex Ipai di Mercogliano, oggi Crom, centro di ricerca internazionale, orgoglio dell’Irpinia e del Mezzogiorno. Ma i fatti, le storie, i volti, i nomi, si intrecciano nelle pagine di questo libro edito da Liguori. La pandemia, con le sofferenze che ha provocato, ha  risvegliato questo desiderio di dire tanto, da parte dell’autrice, di porre nuove e continuare domande, e per sottolineare che le conquiste di ieri non sono così al sicuro oggi, perché, soprattutto quelle delle donne, “sono come le onde, vanno e vengono”. Come nella scuola, il luogo dell’uguaglianza: così non è stato con la didattica a distanza, “una barbarie”. «Mai tacere sulle conquiste – ha chiuso Alberta De Simone nel suo intervento – scrivere è il modo, l’unica via, raccontando chi siamo stati, dagli anni Cinquanta, tempo di oscurantismo, e trasferendo quel vissuto e quell’impegno ai giovani, oggi spesso distratti e superficiali».



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