L’allarme lo lancia la Svimez: secondo i dati raccolti dall’associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno, un bambino del Meridione frequenta la scuola primaria per una media annua di 200 ore in meno rispetto al suo coetaneo che cresce nel centro-nord: di fatto si tratta di un anno di scuola persa per il bambino del sud. Se ne è parlato a Napoli nel corso dell’incontro “Un paese due scuole”, promosso da Svimez e L’Altra Napoli onlus, presso La casa di Vetro di Forcella. Nel video, curato da Svimez, con il contributo del giornalista e scrittore Antonio Fraschilla, si prende a esempio la storia dei due bambini, uno del nord e l’altro del Mezzogiorno, con l’obiettivo di spiegare con chiarezza i divari scolastici presenti in Italia.
E si può continuare di questo passo, purtroppo, anche per altri aspetti che, nel campo della didattica, hanno un’importanza fondamentale. Prendiamo ad esempio la frequentazione degli allievi della scuola primaria nel Mezzogiorno: Svimez ha accertato che mediamente frequentano quattro ore di scuola in meno a settimana rispetto a quelli del Centro-Nord.
Sport, peggio ancora. Circa 550mila allievi delle scuole primarie del Mezzogiorno (66% del totale) non frequentano scuole dotate di una palestra. In netto ritardo la Campania (170mila allievi privi del servizio, 73% del totale), la Sicilia (170mila, 81%), la Calabria (65mila, 83%). Nel Centro-Nord, gli allievi della primaria senza palestra, invece, raggiungono il 54%.
Il 57% degli alunni meridionali della scuola secondaria di secondo grado non ha accesso a una palestra; la stessa percentuale che si registra nella scuola secondaria di primo grado. I servizi socio-educativi per l’infanzia – come documenta il rapporto- sono caratterizzati dall’estrema frammentarietà dell’offerta e da profondi divari territoriali nella dotazione di strutture e nella spesa pubblica corrente delle Amministrazioni locali.
Post Views:
35