Una festa per salutare il liceo Imbriani tra emozioni e ricordi. Gli ex studenti: “Siamo cresciuti e ci siamo innamorati tra questi banchi”

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Una festa per salutare il liceo Imbriani e riscoprire il piacere dello stare insieme, ricordando cosa ha rappresentato l’istituto nella formazione di generazioni di avellinesi tra ricordi e nostalgia. E’ quella tenutasi ieri sera nello spazio antistante il liceo, un vero revival per dire addio alla scuola che dovrà essere abbattuta per lasciare il posto a una nuova struttura più adeguata ad accogliere le esigenze della comunità scolastica. A portare la propria testimonianze ex docenti, dirigenti scolastici, studenti. Emozionato Mario Cucciniello “Come ex-studente è stato bello poter incontrare compagni di scuola e professori, ricordare insieme ciò che è stato e condividere il presente lavorativo o di studi in corso. Tanti sentimenti si alternano: riconoscenza, gratitudine, tristezza e nostalgia. Sono convinto che il tempo passato non è andato perduto, le mura e i luoghi condivisi potranno essere abbattuti, ma restano i ricordi che dicono di vita e che vivono nel cuore e nella mente. Resteranno gli incontri, le chiacchierate e le discussioni tra studenti e professori e tutto il personale, resterà viva la passione e la dedizione che ognuno nel proprio tempo e luogo avrà compiuto, resteranno le difficoltà, le incomprensioni e le sconfitte individuali e collettive che dicono di una vita che non sempre è facile da accettare e che spesso propone venti contrari.

Resterà sempre vivo in me il ricordo di un tempo bello, vissuto da adolescente in cammino verso la maturità, a cui devo il mio essere oggi e a cui sarò sempre legato.

Grazie ai professori, grazie agli studenti e grazie all’Imbriani…”. Tante le fotografie di classe e di gite scolastiche esposte davanti all’istituto insieme agli striscioni che raccontano del legame forte con il liceo, mentre scorrono canzoni di ieri e di oggi “Stare insieme è finita ma dirselo è dura” tra girandole di luci multicolori che creano un effetto scenografico suggestivo. Lo sottolinea il professore Raffaele La Sala “Che bella serata coinvolgente e calda di sentimenti con chi c’era e chi avrebbe voluto esserci. L’ho percepito questo calore e l’ho vissuto come una testimonianza a futura memoria del poco che come docenti abbiamo saputo dare e del molto che, dai nostri allievi, abbiamo ricevuto”.  E’ il professore Gaetano Abate a sottolineare come “L’affetto testimoniato dagli ex studenti è la conferma di quanto questa scuola sia stata capace di rispondere alla esigenze della comunità, crescendo notevolmente, fin quasi a raddoppiare negli anni la popolazione scolastica, innovandosi continuamente, anche grazie all’attivazione di molteplici indirizzi e alla guida di presidi come D’Errico e Collina. Penso al Museo scientifico che è nato proprio grazie al liceo Imbriani, sarebbe bello che gli ex studenti lo visitassero. Malgrado ciò non è una storia che si conclude, è solo un passaggio, come quando dalla sede della Solimena la struttura si trasferì a via Baccanico. E’ una storia che va avanti, che continuerà a formare altre generazioni, a offrire un contributo alla città”. Una festa per ribadire il ruolo centrale che ha avuto e può avere ancora oggi nel processo di crescita e nella formazione delle nuove generazioni. Tra i docenti i professori Peppino  Argenziano, Gaetano Abate, le professoresse Gloria Grieco, Carmela Petitto, e Maria Teresa Landri, tutti emozionati. I lavori di demolizione dovrebbero partire al termine degli esami di maturità. Gli studenti da settembre dovranno traslocare nelle aule del D’Agostino


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