L’Us Avellino prosegue la sua preparazione in vista della prossima stagione di Lega Pro che, come ufficialmente annunciato nelle scorse ore, riprenderà il 27 settembre. Il mercato si è ufficialmente aperto da poche, con la rosa biancoverde che ha bisogno ancora di molti innesti, in particolar modo tra centrocampo e attacco (LE ULTIME SU CASTALDO).
Qualche volto nuovo, però, è già arrivato: due esempi sono il portiere Francesco Forte e il difensore Gabriele Rocchi, che questa mattina in Piazza Paolo II a Sturno si sono presentati alla stampa avellinese in conferenza stampa.
Queste le impressioni di Forte dopo questi primi giorni di ritiro: “Ho sensazioni positive: abbiamo iniziato da 10 giorni a lavorare in maniera seria con un gruppo affiatato. La piazza è gloriosa, con una tifoseria importante: sono felicissimo di farne parte. Dobbiamo dare il 100%. Il mister è una garanzia, specie per questa categoria. La sua impronta è stata notevole già in questi primi giorni. L’Avellino ha un’ottima tradizione di portieri: quando c’è stata questa opportunità non ci ho pensato due volte. Affrontai i lupi in una finale playoff nel lontano 2010, già all’epoca assaporai la piazza. Per un calciatore questa è una tappa importante, mi sento pronto e cercherò di dare il meglio di me stesso. Il presidente mi ha fatto subito un’ottima impressione, qui c’è un progetto serio e ambizioso. Ci manca ancora qualcosa, ma la società sta lavorando per completare il gruppo. Il reparto arretrato è formato da calciatori importanti, lavorare su una base di difesa è importante per il portiere, inizi a conoscere i compagni di reparto. Giocare ai tempi del covid? Bisogna concentrarsi per dare il meglio, sicuramente i tifosi devono essere il nostro 12imo uomo, che ci spingerà. Speriamo possano rientrare allo stadio presto, perché ci daranno una grande mano. A chi guardo tra i portieri esperti? Prima Francesco Toldo, oggi Samir Handanovic. Se dovesse arrivare un altro portiere non sarebbe un problema: la titolarità me la sono sempre meritata sul campo, dovunque sono stato. Do il massimo, mi alleno per giocare, poi se arriva un altro portiere di livello ben venga, se c’è sana competizione, poi deciderà il mister“.
Queste invece le prime parole biancoverdi per Rocchi: “Sono contento di essere qui, in una piazza importante. Mister Braglia è un allenatore vincente, e sta trasmettendo anche a noi questa mentalità. E’ esigente com’è giusto che sia, noi stiamo lavorando duramente per rispondere alle sue richieste. La trattativa? E’ nata che ero in vacanza, il mio procuratore mi ha detto che aveva un incontro senza dirmi la squadra inizialmente, appena ho saputo che si trattava dell’Avellino ho subito dato l’ok. Ho giocato sia con la difesa a 3 che a 4, mi adatto in tutte le posizioni senza problemi, l’ho detto anche al mister. Le squadre si costruiscono dal basso, abbiamo giocatori importanti nel reparto arretrato: dobbiamo lavorare e imparare per dare un grande contributo. Per noi giocatori è stimolante disputare gare con squadre blasonate come Bari, Palermo, Catania: speriamo però che si possa presto ricominciare a giocare con il pubblico. Ogni domenica dovremo affrontare delle battaglie, ma l’allenatore ha vinto tanto e ci può trasmettere la mentalità vincente. Arriveranno altri calciatori forti ad aiutarci, noi dobbiamo solo concentrarci su noi stessi. Di Somma ha detto che sono bravo a uscire palla al piede? Mi riempiono di orgoglio le sue parole: era un difensore, è stato un grande giocatore, posso trarre insegnamenti positivi da lui. Come mai a Cava non ho più giocato? Ho avuto un problema alla schiena, sono andato a curarmi, poi è scoppiata la pandemia. Mi è sempre piaciuto come modo di stare in campo Andrea Barzagli, che forse è stato all’ombra di altri difensori ma che era fortissimo. Nel calcio di oggi mi piacciono Stefan de Vrij e Milan Skriniar dell’Inter. Si sta creando un gruppo importante: il mister vuole intensità, ma scherziamo nei momenti di tranquillità, siamo tutti ragazzi con voglia di far bene“.
