Vaccino, inizia la campagna nelle cliniche e nelle Rsa. Il Sumai insorge: dimenticati gli specialisti ambulatoriali – IL CIRIACO

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Continua la Campagna Vaccinale Anti-Covid 19 dell’Asl di Avellino: dopo aver completato con il personale sanitario e non dei Presidi Ospedalieri di Ariano Irpino e Sant’Angelo dei Lombardi, da domani partirà la vaccinazione per il personale delle 7 Strutture Ospedaliere Private Accreditate, per un numero di 1.172 operatori. In base al sorteggio, saranno convocate nell’ordine: Casa di Cura Montevergine di Mercogliano, Villa dei Pini di Avellino, Villa Maria di Baiano, Villa Julie di Mirabella Eclano, Malzoni Villa Platani di Avellino, Clinica Santa Rita di Atripalda e Villa Esther di Avellino. Entro l’8 gennaio 2021 verrà completata la vaccinazione di tutto il personale delle cliniche, contestualmente si procederà con il personale e gli ospiti delle RSA, gli operatori del 118 e delle USCA, secondo il Piano Vaccinale della Regione Campania.

In considerazione del numero di persone da vaccinare nella fase I e del numero di dosi disponibili, l’Azienda Sanitaria Locale ha raddoppiato i turni di lavoro del personale impiegato presso i Punti vaccinali dei Presidi Ospedalieri di Ariano Irpino e Sant’Angelo dei Lombardi. Per le RSA Anziani, in considerazione della tipologia degli ospiti, la somministrazione del vaccino avverrà in loco.

Dal 2 gennaio, data di inizio della campagna Vaccinale, al 5 gennaio 2021 sono state vaccinate 724 persone, pari a circa 86% del personale in servizio nei due Presidi Ospedalieri. Inoltre, il 6 % del personale convocato, pur essendosi presentato per la vaccinazione, è risultato temporaneamente non idoneo (ad esempio, per aver effettuato un altro vaccino nei 15 giorni precedenti la convocazione) per cui verrà riconvocato per la somministrazione del vaccino.

Nel frattempo però il Sindacato Unico Medici Ambulatoriali ed altre professionalità di Avellino, presieduto da Arturo Iannaccone, lancia un pesante j’accuse in merito al Piano Vaccinale della Regione Campania e scrive al Governatore Vincenzo De Luca. “Esprimiamo la forte indignazione della nostra categoria, per le inappropriate modalità previste nel Piano regionale di vaccinazione anti Covid-19 relativamente alle priorità dei gruppi a rischio. Tali decisioni pongono i nostri colleghi Specialisti Ambulatoriali Interni, che tutti i giorni sono a contatto con i cittadini positivi, si recano nelle loro case e gli si avvicinano al massimo grado, come accade per gli odontoiatri, oculisti ed otorini, dietro quel mondo di funzionari che opera nei propri uffici dove è raro venire a contatto con ammalati di Covid-19. Vogliamo illuderci, per una estrema speranza, che la nostra Sanità non sia governata da improvvisatori, che si sia trattato di un mero errore materiale dovuto alla fretta e magari alla scarsa conoscenza della situazione da parte del reale estensore della delibera, che forse l’ha composta in smart working, procedura che alcune Asl campane non hanno invece concesso neppure a quei pochi sanitari per i quali sarebbe stata tecnicamente possibile- si legge nella missiva inviata a De Luca- A ciò si aggiunge che ad oggi ancora non è stato consentito agli Specialisti Ambulatoriali Interni di accedere alla piattaforma SINFONIA per conoscere in anticipo le condizioni di positività o meno ai tamponi dei pazienti al cui domicilio regolarmente stanno recandosi per le attività cliniche ordinarie. Si ricorda a tale proposito che la Regione stessa ci aveva chiesto le mail dei colleghi per inviargli le credenziali, mail che abbiamo immediatamente fatto conoscere agli uffici regionali ma senza avere ad oggi nessun risultato. Attendiamo un’immediata correzione delle priorità previste dal Piano regionale di vaccinazione e che contestualmente si provveda altrettanto immediatamente all’invio delle credenziali ai nostri Specialisti per poter accedere alla piattaforma SINFONIA onde evitare che altri colleghi vengano colpiti dal Covid-19 e non ci siano ulteriori decessi che già hanno colpito la categoria. In mancanza avvieremo le procedure di agitazione della categoria per mancato rispetto dell’AIR sottoscritto, sospendendo, nel frattempo, tutte le attività domiciliari”.

 



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