Vallesaccarda, progetto Gol: è protesta per i pagamenti

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Vallesaccarda – Forte protesta di una decina di persone che rientrano nel progetto Gol. Si tratta di nove persone che hanno iniziato a lavorare da agosto e rendono noto che fin ad ora non hanno riscosso neppure un euro. Il progetto Gol è uno strumento a favore di soggetti deboli e quindi che hanno bisogno di entrate economiche ed è finanziato dalla Regione che dovrebbe erogare le somme a chi presta la propria opera.

A Vallessaccarda, è partito il 5 agosto e nove persone sono impegnate in lavori di pulizia delle sedi comunali, delle strade, ma effettuano anche vigilanza davanti le scuole. Insomma effettuano un lavoro utile e di ausilio alla società. per essere assolutamente chiari il Progetto Gol è di responsabilità della Regione che in questo caso è in ritardo verso i lavoratori. Si tratta di persone che hanno una età compresa tra i 30 ed i 56 anni. E chiedono di ricevere quanto spetta loro.

Dicono di aver chiesto a chi amministra il Comune di instaurare contatti con la Regione e solleciti i pagamenti, e di aver chiesto anche a chi coordina il progetto nel territorio di interessarsi e chiedere di risolvere il problema. Ma anche in questo caso non ci sarebbero stati esiti positivi. Evidentemente non hanno loro gli strumenti necessari per fare pressione nei confronti della Regione Campania affinché si risolva il problema. Il sindaco di Vallesaccarda , Franco Archidiacono, spiega che l’Ente ha fatto la sua parte ma ricorda anche che «Il Comune è solo il soggetto utilizzatore dei tirocinanti». E ricorda che il soggetto attuatore è la società PSB, a cui la Regione ha demandato l’attuazione del programma di tirocinio. «Chi paga è la Regione – aggiunge ancora il primo cittadino – che  ha già decretato  il pagamento delle mensilità fino a settembre. Il Comune tramite il sindaco, ed il consigliere regionale Petracca, hanno chiesto agli uffici competenti di accelerare  i processi». In pratica il sindaco ha fatto quanto ha potuto ed, evidentemente, ha coinvolto pure il rappresentante irpino in Regione affinché si risolva il problema. E alla pattuglia di tirocinanti non resta altro che aspettare. Nella speranza che gli uffici regionali escano dal torpore e rendano visibili i soldi che i tirocinanti devono ricevere. Sembra quasi che si replichi la vicenda che ha colpito spesso i lavoratori forestali delle Comunità montane.



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