venti anni di rate per pagare con i propri soldi schermi mai commissionati dalla Pro loco – Corriere dell’Irpinia

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Una dura presa di posizione, quella di Tony Lucido, presidente Unpli regionale e della Pro Loco Altirpinia di Sant’Angelo dei Lombardi, che attraverso una lettera pubblica denuncia i fatti che lo hanno visto, suo malgrado, vittima.

Le prime parole già rappresentano chiaramente i fatti: «Nei giorni scorsi, con il versamento dell’ultima rata, si è conclusa una tragicomica e triste vicenda, lunga quasi venti anni, con un atto di dignità e decoro da parte del sottoscritto». Lucido fa riferimento al pagamento, attingendo alle sue risorse personali, di oltre 20mila euro, tra spese legali e sorta capitale, per il noleggio di tre schermi giganti, utilizzati in occasione della manifestazione estiva di 19 anni fa con Gigi D’Alessio. Schermi mai commissionati dalla Pro Loco.

Una vicenda che risale al 2005, ai tempi dell’amministrazione del sindaco Petitto, quando  l’Assessore al Turismo della Regione Campania Marco Di Lello, su interessamento del consigliere regionale On. Mario Sena, assegnò al Comune di Sant’Angelo dei Lombardi la somma di euro 50mila, per la realizzazione di manifestazioni di promozione del territorio. Venne stilato un programma molto ricco, tra cui lo spettacolo di Gigi D’Alessio. Alla Pro Loco,  venne deliberato un contributo di circa 4mila euro, destinato al pagamento della fornitura di energia elettrica e dei diritti di autore Siae.

«Per titolarità del finanziamento, il contratto venne sottoscritto dagli aventi causa: Agente di spettacoli e dal Sindaco, nessuno della Pro Loco, tantomeno il sottoscritto, era presente alla definizione e sottoscrizione dello stesso».

Alla richiesta del pagamento del noleggio degli schermi, però, la storia comincia a prendere una brutta piega. «Ebbi modo di informarmi presso gli uffici comunali, che non era stato effettuato nessun impegno spesa, per tante fatture e spese, così pure per quella degli schermi giganti. Impegni spesa che, come è noto, sono necessari, propedeutici per gli adempimenti successivi di liquidazione – dice Lucido-Il Sindaco Petito mi riferì che, a causa di “turbolenze politico/amministrative”, aveva avuto difficoltà a farlo prima, ma che avrebbe provveduto presto. Il Sindaco – continua il presidente Unpli- non ha mai negato il debito verso la ditta di cui alla vessata quaestio, anzi prese la fattura in copia, insieme ad altra documentazione di debiti contratti, senza impegno spese, e presentò all’EPT di Avellino ed all’Assessore Marco Di Lello la richiesta di integrazione dei contributi al Comune per le manifestazioni estive.
Il sindaco Petito promosse anche una lunga serie di sollecitazioni verso gli Uffici dell’EPT e dell’Assessorato al Turismo della Campania, producendo sempre copia della fattura degli schermi giganti, come effettiva spesa a carico del Comune. Quindi riconoscendola come spesa o debito del Comune verso terzi. (Ovviamente sono in possesso di tutta la documentazione di cui sto riferendo). A distanza di anni dall’evento, dall’acquisizione della fattura degli schermi giganti da parte del Comune e dalla richiesta di integrazione contributi avanzata dall’Amministrazione Comunale alla Regione, con principale documentazione la fattura degli schermi giganti, riconoscendo come debito proprio, giunse alla Pro Loco la fattura di questa prestazione degli schermi giganti, con nota di credito per la revoca di quella a suo tempo, anni prima, inviata ed acquisita dal comune.
il titolare della Società fornitrice della prestazione aveva scritto che ” in comune un impiegato aveva riferito che doveva pagare la Pro Loco”».

Ma la Pro Loco non aveva commissionato quella prestazione. Comincia il braccio di ferro, si va in tribunale.  Lucido continua a riavvolgere il nastro: «Durante tutte le udienze e l’audizione dei testimoni, tra questi il sindaco Petito, emergeva la titolarità del debito da parte del Comune di Sant’Angelo dei Lombardi, nei confronti della ditta.
Anche nei commenti con i magistrati e negli Uffici Giudiziari, tutti ritenevano evidente la responsabilità in proposito dell’Ente locale.
Soppresso il Tribunale di Sant’Angelo, il procedimento proseguì presso il Tribunale di Avellino. In quella sede, venne sentito anche il Consigliere regionale On.Sena, che confermò la titolarità della competenza del finanziamento della Regione da parte del Comune.
Il Tribunale di Avellino si pronunziò per l’annullamento del Decreto Ingiuntivo.
La Corte di Appello di Napoli, due anni or sono, con procedure ed udienze non proprio comprensibili, annullò e riformò la sentenza pronunciata dal Tribunale di Avellino», continua il presidente Lucido nella sua ricostruzione.

«Alla fine, non volendo far crescere ulteriormente il debito tra interessi, rivalutazioni e spese, non volendo compromettere il nome della Pro Loco, neppure la dignità del paese, si è giunti alla transazione e la definizione del pagamento, salvo azione di recupero presso terzi da parte della Pro Loco: si è convenuto tra le parti di procedere al pagamento di spese legali e la sorta capitale, senza rivalutazioni ed interessi.
Con operazioni bancarie, bonifici, il sottoscritto dal 2 gennaio u.s. e fino agli inizi di luglio, ha versato più di 20mila euro.
La somma di oltre 20mila euro, attinta totalmente dal sottoscritto al suo patrimonio personale e familiare, è stata messa a disposizione, con la formula di “anticipazione non fruttifera”, per conto della Pro Loco…
Tanto perché la dignità personale, della Pro Loco, della Comunità e personale vengono prima di ogni altra cosa.
Ovviamente mi riservo di avviare nel breve tempo ogni azione di tutela, salvaguardia e recupero somme, oltre a chiedere di individuare il personale che abbia potuto dare inesatte informazioni in merito alla titolarità del debito, ai responsabili del danno economico, patrimoniale e morale».

Tutti conoscono l’impegno e la passione che Tony Lucido infonde nelle cose che fa, e quanto forte sia il suo radicamento sul territorio: alla luce della sua storia si dice pronto  «ad ogni tipo di azione per denunciare il clima di lacerazioni diffuso nella comunità, dove agenzie presenti sul territorio, spesso invece di concorrere a costruire le ragioni dello stare insieme e della solidarietà, dividono e frammentano la Comunità, mentre è più che mai urgente rafforzare unità e solidarietà, stante la situazione di forte decadimento del ruolo di Sant’Angelo nel territorio». E’ tempo di dire “Mo Basta!”, conclude Tony Lucido, mutuando lo slogan-monito di Franco Mazza dell’associazione ambentalista in difesa della Valle del Sabato.  Auspicando che Sant’Angelo dei Lombardi, mettendo da parte opportunismi ed interessi personali, «possa voltare pagina, costruire solidarietà vere, per una Comunità che finalmente possa scoprire il piacere della pace, della solidarietà, della gioia dello stare insieme, per un nuovo protagonismo che crei opportunità occupazionali, qualità della vita, il gusto ed il piacere del bello, motivazioni per essere nuovamente orgogliosamente Santangiolesi».



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