Dopo il successo nel derby con la Paganese, l’Avellino di Carmine Gautieri è atteso dalla sfida d’alta classifica con il Palermo.
Vediamo insieme come arriva all’incrocio con i lupi la formazione guidata in panchina da Silvio Baldini.
La classifica
Il Palermo occupa attualmente la sesta posizione in classifica con 48 punti all’attivo, frutto di 13 vittorie, 9 pareggi e 7 sconfitte (una gara da recuperare). 44 gol realizzati, 27 gol subiti. Se il campionato finisse oggi i rosanero disputerebbero i playoff (obiettivo minimo stagionale) entrando subito in gioco con la sfida casalinga contro il Foggia di Zeman.
Il percorso esterno
Fuori casa il Palermo ha conquistato 11 punti (il 23% del totale) con uno score di 2 vittorie, 5 pareggi e 7 sconfitte. 12 gol realizzati, 21 quelli subiti. Nelle ultime 5 gare esterne gli uomini di Baldini hanno collezionato soltanto 2 punti, con uno score di 2 pareggi e 3 sconfitte. 4 gol realizzati, 9 quelli subiti (8 nelle ultime 3 gare). Nell’ultima trasferta è arrivato il ko sul campo del Francavilla (1-2). L’ultimo successo fuori casa risale, ancora sotto la gestione Filippi, allo scorso 7 novembre (2-0 sul campo della Fidelis Andria).
Le ultime uscite
Nelle ultime cinque gare disputate (3 in casa, 2 in trasferta) il Palermo ha raccolto 9 punti (media di 1,80 a gara), con 3 vittorie (in casa) e 2 sconfitte (in trasferta). 13 gol realizzati, 7 quelli subiti. Nell’ultimo turno di campionato i rosanero hanno liquidato a domicilio il fanalino di coda Vibonese con il punteggio di 3-0 (reti di Valente, Brunori e Soleri).
La stagione rosanero
Partita sotto la gestione Giacomo Filippi, la stagione della formazione siciliana ha cambiato rotta durante la sosta natalizia con il ritorno in rosanero di Silvio Baldini. Il problema però è rimasto lo stesso: la netta differenza tra il rendimento casalingo e quello esterno. Davanti al pubblico amico il Palermo vola (11 vittorie su 15 gare, imbattuto in casa proprio come l’Avellino), fuori casa si trasforma occupando le zone basse della classifica. Un tallone d’Achille che ha condizionato una classifica che nelle attese della società doveva essere sicuramente migliore di quella attuale.