Verso Palermo-Avellino. Il focus sulla squadra di Filippi

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Rinvigorito dagli otto punti conquistati nelle ultime quattro gare di campionato, l’Avellino di Piero Braglia cerca conferme importanti nella trasferta sul campo del Palermo. I rosanero, rilanciati da due successi consecutivi, vanno a caccia del tris per consolidare il terzo posto in classifica.

La guida tecnica

La promozione al posto di Boscaglia, sul finale della scorsa stagione, sembrava soltanto un passaggio formale in attesa di trovare un nuovo allenatore. Col tempo e con i risultati, Giacomo Filippi (classe 1975) si è invece conquistato la fiducia di tutti e si è meritato la conferma sulla panchina del Palermo. L’obiettivo è quello di proseguire sulla scia positiva iniziata subito dopo il suo subentro, disputando una stagione da protagonista e provando a battagliare per il salto di categoria. Con un 3-4-2-1, pronto a trasformarsi per ragioni di necessità in un 4-3-2-1, che tende ad esaltare la tanta qualità offensiva messa a disposizione dalla società.

Occhio a…

Dopo una stagione di alti e bassi vissuta all’ombra del Partenio-Lombardi, Giuseppe Fella (classe 1993) ha scelto il progetto del Palermo per rilanciare le proprie ambizioni. L’inizio di stagione non è stato molto positivo dal punto di vista personale, ma la pesante e decisiva doppietta messa a segno nell’ultimo turno di campionato sul campo della Vibonese ha ridato fiducia ed entusiasmo all’ex attaccante dei lupi. La sua stagione riparte dai due gol del Razza. L’Avellino è avvisato: Fella vuole mantenersi caldo e provare a colpire anche i suoi vecchi colori.

Casa dolce casa

Nel campionato del Palermo è mancata fin qui la continuità. Quando sembrava che la squadra potesse fare il salto avanti ecco subito il passettino indietro. Ciò si è evidenziato soprattutto nella differenza tra il cammino interno e quello esterno. Fuori casa gli uomini di Filippi fanno fatica (il successo di Vibo aspetta nuove conferme), in casa invece volano. Al Barbera sono arrivati ben 13 dei 19 punti conquistati (4 vittorie e 1 pareggio) con 1 solo gol incassato e con la porta inviolata da 215 minuti. Numeri importanti da mostrare al cospetto di un Avellino ancora alla ricerca del primo acuto stagionale lontano dalle mura amiche.

Il momento

I due successi consecutivi ottenuti contro Francavilla (1-0) e Vibonese (3-1 in rimonta dopo lo svantaggio iniziale) hanno restituito serenità ad una squadra che era reduce dal pesante rovescio (0-3 più due rigori sbagliati dalla truppa di Caneo) sul campo della Turris. I punti in cascina hanno fatto bene alla classifica, terzo posto alle spalle di Bari e Catanzaro, anche se la squadra non ha convinto del tutto dal punto di vista delle prestazioni. Il gioco va sicuramente migliorato ma alla fine quello che conta sono sempre i risultati. E per misurare le reali ambizioni dei rosanero l’esame Avellino sembra arrivare al momento giusto.



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