Questa mattina presso il Comune di Atripalda si è tenuta una importante riunione tra Maria Morgante, in veste di Direttore generale dell’ASL di Avellino, e i rappresentanti dei comuni del distretto di Atripalda. Il tema affrontato è quello più urgente in questi giorni: il piano vaccinale anti-Covid. La proposta della Morgante è in linea con quanto auspicato da Antonello Cerrato nei giorni scorsi sulla nostra testata, ovvero la creazione di presidi sanitari del territorio e uno schema che coinvolga sindaci, amministratori e azione di volontariato, come medici e operatori sanitari. Accolta anche la proposta di coinvolgere i Piani di Zona.
Ci saranno inoltre, come è logico che sia, prestazioni domiciliari per i più fragili, mentre sarà cruciale il ruolo dei medici di base per preparare gli elenchi e le schede anamnestiche. Verranno dunque creati dei punti spoke in tutta la provincia per facilitare il processo.
Dalla riunione è filtrato molto ottimismo, sia per quanto concerne la fase organizzativa sia per quello che riguarda l’approvvigionamento dei vaccini, fattispecie che potrebbe permettere all’Irpinia di recuperare un paio di mesi rispetto alla tabella di marcia.
Adesso il percorso della Morgante continuerà per coinvolgere gli altri 90 comuni irpini ma appare ormai chiaro come ci sia grande apertura alle proposte proveniente dai territori. Per questo non è da escludere che le parti possano tornare ad aggiornarsi nei prossimi giorni.
Montoro sarà tra i comuni presidio degli spoke per la Valle dell’Irno. Per questo abbiamo intercettato Antonello Cerrato, consulente della commissione sanità della Regione Campania e rappresentante del comune di Montoro questa mattina durante la riunione, per una sua valutazione al termine del confronto con l’asp
“Posso essere pienamente soddisfatto di questa apertura Asl sui territori poiché rispecchia in pieno la proposta fatta nei giorni precedenti da me e il dottore Guarente, ovvero quella di aprire dei punti come spoke territoriali e affidare ai territori, insieme all’Asl l’organizzazione dei punti vaccinali. Nella riunione di questa mattina ho comunque proposto anche un protocollo tra Asl e l’ordine dei medici perché i medici di base possano essere ancora più coinvolti, oltre alla riapertura di un vecchio presidio vaccinale a Serino che possa prestarsi all’utenza dell’alta Valle del Sabato”.