Durante il Consiglio Nazionale della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Veterinari Italiani (FNOVI), tenutosi dal 23 al 25 gennaio 2025 a Verona, Antonio Limone, Direttore Generale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, ha ufficialmente annunciato la sua candidatura alla guida della FNOVI.
“Viviamo un momento cruciale per la professione veterinaria”, ha dichiarato Limone. “Le grandi sfide del nostro tempo, come le pandemie, i cambiamenti climatici, l’antimicrobico-resistenza e la sicurezza alimentare, mettono i veterinari al centro della scena. Non possiamo più permetterci di rimanere ai margini: dobbiamo diventare protagonisti attivi del cambiamento, al servizio della collettività e del futuro”.
La visione di Limone per FNOVI si basa su alcuni punti cardine: innovazione nella formazione, con un percorso formativo universitario rinnovato, capace di preparare i futuri professionisti alle sfide del domani; rafforzamento della prevenzione con una riorganizzazione dei Dipartimenti di prevenzione per renderli più efficaci e interconnessi; dialogo con la politica e la società per il riconoscimento del ruolo centrale della professione veterinaria nella tutela della salute pubblica e ambientale. Una federazione forte e coesa, capace di valorizzare le peculiarità territoriali e rispondere ai bisogni locali in modo integrato.
“La veterinaria del futuro non può essere autoreferenziale”, ha aggiunto Limone.
“È necessario costruire un dialogo continuo con le istituzioni, comunicare il nostro ruolo alla società e affermare la nostra competenza sui tavoli decisionali. Solo uniti potremo affrontare con successo le sfide che ci attendono”.
Limone ha inoltre sottolineato un aspetto cruciale del suo impegno: “Il lavoro da fare è ottenere il risultato che nell’opinione pubblica e nelle istituzioni si riconosca il valore di una professione che è cambiata e che oggi è fondamentale ai tempi della One Health. Per compiere questo mission serve lo sforzo di tutta la rete dei presidenti degli ordini delle province d’Italia, perché questo è il vero leit motiv che sta alla base di questo impegno che, se veramente condiviso da tutti, potrebbe portare a questa strategia nuova di comunicazione della professione che si afferma per l’elevato valore che da sempre la contraddistingue”.