vietate del Ministero della Salute

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Aumentare l’energia, migliorare le prestazioni fisiche e mentali, supportare la resistenza durante l’attività fisica. Sono queste le promesse delle polveri energizzanti, particolari integratori alimentari presentati sotto forma di polvere bianca e con un chiaro messaggio ad assumerli per via inalatoria, anche quando si tratta di prodotti da ricostituire in liquili.

A renderle famose è stato il fotografo Fabrizio Corona, che in diversi video diffusi sui social ha estratto una “polverina” misteriosa da una fiala, l’ha versata sul dorso della mano e poi l’ha inalata, descrivendola come un energizzante legale. Ma in questi giorni il Ministero della Salute ha disposto il divieto di vendita, il ritiro e il richiamo di tutti i lotti delle polveri Pipps, Sniffy, Magic Patron e Booster Sniff, accusandole di possibili danni alla salute. Ora resta il problema delle vendite online, più difficili da monitorare.

Polveri energizzanti dalla formulazione ambigua

Questi prodotti contengono arginina, creatina, caffeina, L-citrullina, beta-alanina, taurina e altre sostanze dall’azione stimolante, normalmente contenute negli energy drink e in molti integratori alimentari di uso comune.

«Qui il problema sta nella modalità di somministrazione», commenta il professor Lorenzo Drago, direttore del Dipartimento di Medicina di Laboratorio del Gruppo MultiMedica e professore di Microbiologia clinica all’Università di Milano.

«Gli integratori alimentari nascono per colmare eventuali carenze nutrizionali, meglio se accertate, quando la dieta non riesce a fornire sufficienti vitamine, minerali o altri nutrienti essenziali. Al pari dei normali alimenti, anche questi prodotti vanno ingeriti attraverso il canale alimentare, cioè bisogna farne un uso orale».

Al contrario, queste polveri vengono proposte per un utilizzo anomalo, l’inalazione nasale, con la promessa di incrementare istantaneamente l’energia fisica e mentale. «Si tratta di una modalità inconsueta e illegale, che fa nascere sospetti sulla serietà delle aziende produttrici e, di conseguenza, sugli eventuali eccipienti presenti nei barattoli, al di là degli ingredienti principali», tiene a evidenziare il professor Drago.

Polveri energizzanti inalate: quali sono i rischi

La natura del pericolo è stata stabilita dall’Istituto superiore di sanità, che parla di effetti indesiderati come epistassi, infezioni e perforazioni del setto nasale.

«L’inalazione di sostanze attraverso il naso può causare irritazione delle mucose, che sono sensibili e possono reagire a vari irritanti», precisa l’esperto. «Se poi l’utilizzo è continuativo, si può arrivare a una vera e propria intolleranza dagli effetti avversi gravi, in particolare nei soggetti con una predisposizione genetica a sviluppare reazioni allergiche, ma che magari non ne hanno consapevolezza».

Inoltre, cambiando la via di somministrazione, le sostanze possono variare la loro cinetica, ovvero il modo con cui vengono assorbite, distribuite, metabolizzate ed eliminate dal corpo. «C’è un’elevata probabilità che, attraverso le mucose, entrino in circolo più velocemente, per cui non sappiamo quali effetti sistemici possano determinare», ammette il professor Drago.

Cambiano i limiti di tollerabilità

L’uso alimentare delle varie sostanze è studiato e documentato: esistono limiti di tollerabilità ben precisi, stabiliti dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare, che mettono al riparo da effetti avversi per la salute ed evitano un sovradosaggio.

«Con l’inalazione, invece, non possiamo prevedere con certezza “quanto” assimiliamo di quel prodotto e quali effetti verranno esercitati su pressione sanguigna, battito cardiaco e altri parametri vitali. Il risultato potrebbe non essere favorevole, se non addirittura pericoloso», avverte il professor Drago.

L’aspetto psicologico

Tra l’altro, queste polveri energizzanti evocano l’assunzione di sostanze stupefacenti e rischiano di normalizzare comportamenti pericolosi come il consumo di droghe, soprattutto tra i giovani.

«In prossimità di un esame universitario oppure per reggere meglio le serate in discoteca, molti ragazzi potrebbero abusare di queste sostanze innescando una sorta di dipendenza e aprendo la strada ad abitudini ancora più pericolose», ammette l’esperto.

Forse servirebbe un’educazione generale al corretto stile di vita, nelle scuole e in famiglia: «L’idea di avere un “aiutino” per mantenere alte le performance fisiche e mentali è un rifugio psicologico, che deresponsabilizza da un impegno personale», conclude il professor Drago.

«Al contrario, ci si può sentire più energici seguendo una sana alimentazione, praticando una regolare attività fisica, riposando un numero adeguato di ore ogni notte. Sono questi i fattori che dobbiamo curare. Qualunque altra integrazione andrebbe sempre prescritta da un medico, a seguito di esami ematici che ne giustifichino l’assunzione, evitandone l’abuso o un utilizzo improprio».

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