Vittoria e il futuro del pensiero politico cattolico tra tradizione e innovazione – Corriere dell’Irpinia

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Rosa Bianco e Fiore Carullo

Ieri, il Comune di Baiano ha ospitato un evento di grande spessore politico e culturale: la presentazione del libro Il pensiero politico dei cattolici tra lo Stato e le istituzioni di Franco Vittoria. Questo appuntamento, svoltosi presso il Teatro Colosseo, ha riunito esponenti di rilievo della politica e della Chiesa, aprendo uno spazio di riflessione sui legami storici e futuri tra la fede cattolica e le istituzioni democratiche. Alla presenza del sindaco Enrico Montanaro, di Aldo Cennamo, già deputato della Repubblica, e del vescovo Francesco Marino, la discussione ha toccato temi cruciali per la contemporaneità politica e sociale.

Dopo i saluti istituzionali del Sindaco Montanaro, Aldo Cennamo è intervenuto con una riflessione di grande attualità, evidenziando la crisi dei partiti politici, visibile a tutti, causata dall’assenza di un pensiero politico profondo, ispirato alle grandi culture che hanno attraversato il nostro Paese. Secondo Cennamo, il libro di Franco Vittoria offre l’opportunità di riflettere su come le grandi tradizioni culturali del passato abbiano avuto la straordinaria capacità di fondersi per dare un nuovo assetto democratico all’Italia e nuove istituzioni.

Il vescovo Marino ha offerto un contributo profondo e illuminante, sottolineando la necessità di un impegno educativo per generare un nuovo pensiero politico. Ha ricordato che figure come De Gasperi e Sturzo, nei difficili anni del dopoguerra, erano il frutto di una lunga elaborazione culturale e morale, che oggi appare impraticabile in un mondo dominato dalla “emergenza tecnocratica” e dall’influenza dell’intelligenza artificiale. Secondo il vescovo, il recupero della cultura umanistica, capace di far incontrare l’essere cristiano con altre culture, è una sfida imprescindibile per la società odierna.

 

Franco Vittoria, autore del libro, ha invece affrontato la crisi della politica, collegandola direttamente a una crisi del pensiero, resa più acuta dal ruolo crescente dell’intelligenza artificiale. La sua provocatoria riflessione sulla possibilità di far rinascere un nuovo partito cattolico è stata chiara: non è possibile, poiché manca un’unità di pensiero all’interno del cattolicesimo moderno. La sua posizione, carica di rigore storico, ha affermato che non si può costruire un “tempo nuovo” partendo da un vuoto di valori, ma bisogna radicarsi nella storia e nello studio di essa, come ci insegnano gli esempi del passato.

L’evento ha così delineato una riflessione articolata su una delle grandi questioni della nostra epoca: come coniugare la tradizione politica cattolica con le sfide poste dalla modernità, dalla globalizzazione e dalla tecnologia. Il dibattito, moderato da Gianni Colucci, responsabile della redazione de Il Mattino di Avellino, ha offerto ai partecipanti uno sguardo critico ma costruttivo su un possibile futuro per il pensiero cattolico in politica.

Chiudiamo con una citazione significativa di Alcide De Gasperi, che sembra oggi più che mai attuale: “Politica vuol dire realizzare”. Una lezione che, nell’era delle tecnologie avanzate, richiede ancora il radicamento nei valori umanistici e nella profondità del pensiero cristiano.

 



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