Vuoi spiare qualcuno su WhatsApp tramite app di terze parti? Non provarci nemmeno: ecco cosa rischi

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Spiare le conversazioni altrui è un atto odioso e illegale. Ecco cosa si rischia, anche con le app di terze parti che troviamo sui Play Store.

Ripetiamolo insieme: spiare qualcuno è, oltre che un atto odioso, anche un reato. Dovremmo dirlo fino allo sfinimento anche a chi pensa soltanto a questa pratica. Monitorare in maniera occulta e morbosa su WhatsApp, anche tramite app di terze parti, è qualcosa che è contrario alla legge. Ecco cosa si rischia.

Spiare le conversazioni altrui: atto odioso e illegale – (ilciriaco.it)

WhatsApp fa ormai pienamente parte della nostra vita. Tramite l’app dall’icona verde, al giorno d’oggi, lavoriamo, intratteniamo rapporti personali, appuntiamo qualcosa, giochiamo. Insomma, sui nostri smartphone e, in particolare, su WhatsApp, c’è la nostra vita. Capite bene che, avere accesso a quelle conversazioni può dire molto di una persona.

E c’è gente che vorrebbe tanto conoscere il nostro privato su WhatsApp. Si tratta o di criminali, che vogliono rubare i nostri dati e i nostri soldi. Oppure di persone ossessive, che vogliono controllare una persona a loro vicina, magari un partner. Insomma, se anche solo avete pensato di spiare qualcuno tramite WhatsApp, ritirate immediatamente questo pensiero. Una pratica del genere, oltre che non fare onore a chi la commette, è anche un reato.

Rischia grosso anche chi spia WhatsApp tramite app di terze parti

Sui Play Store che ognuno di noi ha sul proprio cellulare è pieno zeppo di app che promettono di spiare il WhatsApp di altre persone. App che stanno proliferando, giocando molto sulla morbosità di taluni, spesso partner gelosi che vorrebbero scoprire chissà cosa. Ebbene, sappiate che con queste app state perdendo il vostro tempo, oltre che commettere un reato.

Spiare WhatsApp con app di terze parti
Rischia grosso chi spia le conversazioni su WhatsApp – (ilciriaco.it)

Innanzitutto possiamo dirvi che questi programmi e queste applicazioni vi promettono qualcosa di assolutamente inesistente. Questo perché, come è noto, le conversazioni su WhatsApp sono protette dalla crittografia end-to-end. Si tratta di specchietti per le allodole, piene zeppe di pubblicità e che guadagnano con la visualizzazione delle stesse, senza nemmeno fornire il servizio promesso.

E, da una parte, potremmo anche dire “meno male”. Già, perché sappiate che spiare le conversazioni altrui (che siano su WhatsApp, ma anche su altre app o tramite mail) è un reato, dato che costituisce una grave violazione della privacy, punita ai sensi della legge. La sanzione è la reclusione da sei mesi a tre anni. Pensateci più di due volte.



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