E’ la storia di un giovane musulmano diviso tra il senso di colpa per una vita sbagliata e il desiderio di cambiare a caratterizzare “Samad” il primo lungometraggio di Marco Santarelli con Mehdi Meskar, Roberto Citran, Marilena Anniballi e Luciano Miele. Il film approda a Benevento al Cinema TorreVillage Multiplex il 29 maggio alle 20 e poi ad Avellino al Cinema Partenio sempre il 29 maggio alle 20.30 organizzato da Zia Lidia Social club. Un appuntamento promosso con la collaborazione del Cinecircolo Santa Chiara di Avellino, della Caritas di Avellino e la Caritas di Ariano Irpino che proseguirà con proiezioni nel carcere di Avellino e nel carcere di Ariano Irpino alla presenza del regista e del Garante per i diritti dei detenuti della Provincia di Avellino Carlo Mele. Prodotto da The Film Club e Kavac Film con Rai Cinema, con il contributo selettivo del Ministero della Cultura, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission, e di Regione Lazio Fondo Regionale per il cinema e l’audiovisivo, il film è distribuito da Kavac Film in collaborazione con KIO film, sostenuto da Antigone, l’associazione che si batte per i diritti e le garanzie nel sistema penale, che accompagna il film nel suo percorso distributivo con proiezioni culturali all’interno delle carceri sull’intero territorio nazionale. Il brano di chiusura del film è“Casablanca” di Baby Gang.
Seguiamo così la storia di Samad (Mehdi Meskar). Ha pagato il suo conto con la giustizia e ora ha un lavoro, una nuova vita. Padre Agostino (Roberto Citran), suo amico e mentore, lo invita in carcere perché possa essere di ispirazione per i suoi compagni, come esempio di reinserimento, perché possa raccontare la nuova vita da uomo libero. Ma è la giornata sbagliata: una rissa fa esplodere la rabbia e il risentimento dei detenuti, che decidono di barricarsi nella biblioteca del carcere. Samad si troverà a dover scegliere chi essere: musulmano o cristiano, complice oppure ostaggio. «SAMAD – dice il regista – nasce durante le riprese del mio secondo documentario in carcere: Dustur (Costituzione). L’idea mi è venuta filmando ore e ore d’incontri tra un volontario religioso di fede cattolica e un gruppo di detenuti musulmani, su temi legati ai principi della Costituzione italiana e delle Costituzioni arabe. Un confronto non facile, tra due mondi molto diversi, sconvolti dall’attentato alla sede del giornale satirico di Charlie Hebdo. È da qui che parte SAMAD, una visione sul tema della “sottomissione” e della radicalizzazione in carcere».
Ad accompagnare il film sarà il regista Marco Santarelli, regista, produttore di documentari e autore televisivo. Ha collaborato con i principali network televisivi, ideando e realizzando documentari, inchieste, format sperimentali. I suoi documentari hanno partecipato e sono stati premiati in numerosi festival (Festival dei Popoli, Torino Film Festival, Cinéma du Réel, Festa del Cinema di Roma, Rotterdam, Locarno). SAMAD è il suo primo lungometraggio di finzione